sabato 13 marzo 2010

l'idea generale del sistema autonomo

Il sistema centralizzato è un cervello, una fabbrica, una concentrazione di poteri, che crea i suoi prodotti per tutti i suoi satelliti. Sostituisce le loro facoltà e le riassume grossolanamente e semplicisticamente in un centro. Per quanto i sistemi di elezione (il voto) si impegnino a garantire la "democrazia", questo potere non viene sfruttato. Esiste un problema di dimensione che si tramuta in un problema strutturale. La dimensione crea un vuoto incolmabile tra un satellite ed il centro. Tra essi non avviene nessuna comunicazione se non una riproduzione di essa (il talk show riproduce un eventuale dialogo tra cittadino e centro, delegandolo ad altri individui). In questo modo il satellite delega la sua intelligenza e il suo diritto. Lo stesso avviene per la produzione di energia, per il commercio e molte altre cose.
Un altro grande problema: il centro non può conoscere tutte le problematiche particolari dei suoi satelliti, quindi li riassume in un unico problema basandosi sulla statistica. Perciò non può avvenire un dialogo completo tra satellite ed il centro, perché sono pochi gli elementi in comune tra essi. Questi coinvolgono problemi di larga scala, ideologie o questioni internazionali. Tutti problemi attorno ai quali un satellite non può avere una visione completa ed esauriente, perché semplicemente troppo grandi. Un satellite, infatti, forma una propria idea basandosi su altre idee, tesi, false testimonianze, rasentando la superstizione.
In un sistema a misura d'uomo, si rispetta quello che sta alla base del concetto di democrazia, cioè il dialogo. Esso presuppone due interlocutori, un canale e un messaggio con un codice comune. Attraverso il dialogo si presentano, si discutono e si risolvono i problemi in comune, tra interlocutori interessati a risolverli. I problemi si possono vedere con i propri occhi e riconoscerne l'entità. Nessuno può frapporsi e cambiare le carte in tavola.
L'alienazione creata dal sistema centralizzato determina una bassissima conoscenza dei cicli produttivi e quindi una bassa sensibilità al consumo. Questo è dovuto al fatto che i beni primari come l'energia, il cibo, e tutto il resto vengano prodotti come merce e in quanto merce sono i fattori del profitto delle imprese private, quindi 'più si consuma più si guadagna', e di conseguenza si spreca molto di più.
Non è da dimenticare che il sistema centralizzato si basa quasi sempre su fonti non rinnovabili.

E' necessario andare verso un sistema autonomo a rete

Autonomia significa che ogni singolo nucleo sfrutta al massimo le sue facoltà, all'interno di un ambiente adeguato che le valorizza in quanto facoltà naturali. Significa restituire le responsabilità a coloro che devono essere responsabili di un ambiente e della gestione della propria vita.
Un sistema autonomo è un insieme di nuclei autonomi che condividono tra loro alcune risorse. Questo insieme di nuclei è, a sua volta, un nucleo autonomo che condividerà risorse con altri nuclei, e così via. Si tratta di una autonomia a strati, in cui alla base sta l'individuo, il primo e il più importante nucleo autonomo. Poi l'abitazione, ad un livello successivo un agglomerato di abitazioni (città, villaggio o quello che sia), poi una regione, spesso delimitata da confini ambientali (come la vallata) o culturali, e infine la nazione. Ogni suddivisione ha il diritto ed il dovere di occuparsi del proprio territorio, e per esso decidere democraticamente il meglio. Questo crea coesione e sensibilizzazione sociale.
Ma l'autonomia non sta semplicemente nell'aumento del diritto decisionale locale. L'autonomia è energetica, attraverso fonti di energia rinnovabili, e alimentare. Per quanto riguarda l'energia, parlo del fotovoltaico e dell'eolico, ove possibile, e altre diverse fonti più particolari. Conoscere cosa significa produrre la propria energia alimenta la coscienza del consumo e del valore di questo bene. L'energia prodotta da ciascun nucleo serve per il sostentamento del nucleo stesso, e ciò che viene prodotto in più rimane nella rete per altri scopi. L'energia in rete è un'energia libera, il motore che muove l'intera società.
Per quanto riguarda l'alimentazione, solo aumentando le produzioni locali e le autoproduzioni si può tornare all'agricoltura naturale, evitando lo sfruttamento chimico. Riappropriandosi del territorio rurale, ogni regione viene valorizzata sfruttando le proprie virtù e possibilità che, appunto, cambiano di luogo in luogo. Il terreno, infatti, ha una produzione precisa tipica di quel territorio che va rispettata.



Questo sistema vuole rimarcare l'importanza della responsabilità che ogni cittadino deve avere per il suo territorio particolare, che viene prima di tutto. Ipoteticamente, se tutti si occupassero del loro piccolo prima che di questioni più grandi di loro, le cose funzionerebbero meglio. Questo non significa che bisogna dimenticarsi del resto, assolutamente: soltanto la conoscenza e l'esperienza fatta nel proprio piccolo crea gli strumenti di analisi per concepire problemi più grandi.
Ma qual è il sangue che mette in comunicazione questo sistema di nuclei? il sistema informativo basato su internet. Ognuno è autonomo e allo stesso tempo collegato con gli altri.
Quindi, i fattori che determinano l'autonomia locale sono: l'indipendenza energetica, la produzione alimentare locale e il sistema informativo basato su internet.

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